Quante app avete nel vostro smartphone? Prendete in mano il vostro device e provate a contarle. Bene. Adesso contate quante di queste usate quotidianamente. Vi stupirà scoprire che le app a cui accedete ogni giorno (almeno una volta al giorno) sono meno di una decina, o giù di lì.
La cosa non deve farvi sentire migliori o peggiori degli altri utilizzatori di “cellulari intelligenti”. Una recente ricerca di comScore ha scoperto che circa due terzi degli utilizzatori di smartphone non scarica alcuna app nel “mese tipico”.

Numero di app scaricate al mese per utente (USA)

Certo, questa ricerca fa esclusivo riferimento al mercato USA, ma possiamo ipotizzare che la situazione in Italia non sia poi così dissimile.
Anche quel terzo di utenti che invece scarica almeno un’app ogni mese, in fin dei conti non fa poi grandi volumi di download. Il 23% – per la precisione – tira giù dagli store al massimo 3 applicazioni, non di più.
Ma quali sono le ragioni di tale inedia? Scarso interesse verso la novità? Forse, ma non solo. Probabilmente gran parte degli utenti non sente la necessità di continuare a riempire il suo apparecchio di software. Forse anche un po’ intimoriti dal rischio di saturare la memoria dei nostri apparecchi, preferiamo restare fedeli a quelle app che già abbiamo. In fondo il software che ci fornisce il produttore dello smartphone – insieme alle prime fondamentali app che scarichiamo subito dallo store, appena acceso il cellulare per la prima volta – si rivela sufficiente per l’utilizzo quotidiano. Sono pochi, infatti, gli utenti che vanno oltre le classiche funzioni: chiamate, SMS, sveglia, fotocamera/videocamera, calendario, email, appunti/note, mappe, instant messenger (il più delle volte Whatsapp), social network più diffusi (Facebook, Instagram, Twitter) e qualche videogame.
Un’altra interessante ipotesi, riguardo la penuria di app scaricate nel mese medio, ha a che fare con la facilità con cui si possono reperire novità. Secondo alcuni, infatti, accedere all’applicazione dello store è molto semplice (basta un click sullo schermo, in effetti), meno semplice è invece trovare nuove ed avvincenti applicazioni che spingano l’utente a scaricare. Il motore di ricerca interno allo store potrebbe non funzionare nel migliore dei modi o le strategie editoriali di suggerimento nuove app potrebbero non essere sufficientemente convincenti. A farne le spese sono comunque le nuove app, che in una siffatta situazione riscontrano grosse difficoltà ad emergere.